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Literary Translation. Challenges and Perspectives

Convegno sulla traduzione letteraria con la partecipazione di due scrittrici italiane, Clara Nubile e Laila Wadia. La prima presenta una relazione dal titolo: The beautiful art of losing, la seconda sul tema: How do you translate “khandivialgia”? Self-translation, transcreation and translingual poetry in the works of contemporary migrants writers in Italy.

Clara Nubile è nata a Brindisi. Traduttrice di professione (sua, tra le tante, la traduzione in italiano del celeberrimo Vita di Pi), si definisce “scrittrice per caso, e nomade per vocazione”. Fino a diciotto anni è vissuta a Tuturano, in Puglia, poi si trasferita al Nord e ha studiato all’Università di Bologna. Vive attualmente tra Ravenna e Bombay. Dopo il bellissimo romanzo d’esordio Io ti attacco nel sangue (2005), ha pubblicato un secondo romanzo, Lupo (2007), la raccolta di racconti Tabaccherie orientali (2010) e il romanzo Tu come tutto quello che tocchi (2012), edito da Bompiani. Infine nel 2014 ha pubblicato la raccolta di poesie Squame.

Narrastorie, traduttrice-interprete, esperto linguistico all’Università di Trieste, Laila Wadia, è nata in India, ma vive a Trieste. Sensibile ai temi dell’identità, della migrazione e delle donne, scrive racconti, romanzi, poesie, articoli giornalistici, sceneggiature per film e teatro. Ha vinto numerosi premi per il suo lavoro. Tra le sue pubblicazioni: Il burattinaio e altre storie extra-italiane (Cosmo Iannone 2004), Pecore Nere (AAVV., Laterza 2005), Mondopentola (a cura di, Cosmo Iannone, 2007), Amiche per la pelle (edizioni e/o, 2007), Come diventare italiani in 24 ore (Barbera, 2010), Se tutte le donne (Barbera 2012), Il testimone di Pirano (Infinito Edizioni 2016), Kitchensutra (2016).

 

 

  • Organizzato da: Department of French, University of Mumbai