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Francesca Fini in BLIND al Kala Ghoda Arts Festival

Francesca Fini si occupa da anni di mixed media, video e performance. I suoi progetti affrontano quasi sempre tematiche legate alla femminilità o dalla forte componente sociale e politica “mettendo in scena un corpo amplificato dalla tecnologia che però mantiene intatta la sua natura animale e biologica” (Alessio Galbiati/Digicult). Nelle sue performance e nei video lavora spesso con tecnologie lo-fi, dispositivi di interaction design fatti in casa, audio e video generati dal vivo, hackerando e manipolando oggetti di uso quotidiano: telecamere di sorveglianza, wiimote, webcam, elettrodi terapeutici, utilizzati per esplorare la realtà nelle sue manifestazioni più inquietanti e trovarne il risvolto ironico. Nel dicembre 2012 è stata invitata a partecipare alla prima Venice International Performance Art Week, insieme ad artisti come Yoko Ono, Jan Fabre, Valie Export ed Hermann Nitsch. Nel 2014 è stata artist in residence del Watermill Center, New York, diretto da Bob Wilson. Espone il suo lavoro in gallerie e musei di tutto il mondo.

BLIND è un esperimento performativo che mescola body-art e interaction design. Lo scopo della performance è trasportare il pubblico in una dimensione sinestetica, immersiva, in cui il performer diventa il mediatore di un’esperienza insolita del colore. Durante la performance Fini utilizza vernici colorate e si muove davanti ad una webcam che è programmata per riconoscere quattro diversi colori. L’informazione prodotta viene poi elaborata dal computer e inviata a un sintetizzatore digitale che attiva una specifica combinazione di suoni per ogni colore. Il flusso armonico e la modulazione di ogni strumento è determinata dai dati prodotti dalle coordinate delle macchie di colore nello spazio, in modo tale che le mani e il corpo si trasformano in uno strumento musicale a tutti gli effetti. La ricerca scientifica e artistica sul rapporto profondo tra suono e colore è il punto di partenza di un percorso personale in cui Fini cerca di raccontare le infinite connessioni.

  • Organizzato da: IIC Mumbai
  • In collaborazione con: Kala Ghoda Arts Festival