Kekko Fornarelli è uno degli artisti italiani più apprezzati del panorama jazz attuale. Pianista e compositore, si distingue per uno stile unico, suadente alchimia che fonde in un equilibrio raffinato una esclusiva molteplicità di elementi sonori, contaminazioni e visioni. Il lirismo neoclassico frutto dei suoi studi, le ritmiche serrate proprie del background metropolitano, gli influssi nordeuropei provenienti dagli innumerevoli incontri e ascolti internazionali, con quel filtro più che raro che dona alle sue composizioni il valore aggiunto di una musica da osservare, più che da ascoltare. Eric Vloeimans, Flavio Boltro, Rosario Giuliani, Francesco Bearzatti, Benjamin Henocq, Jerome Regard, Manhu Roche, Luca Bulgarelli sono solo alcuni degli artisti con cui Fornarelli ha condiviso nel corso degli anni palchi ed esperienze di vita.
Outrush è l’ultimo lavoro, uscito per Abeat lo scorso 7 marzo, con Dario Congedo alla batteria e percussioni e Giorgio Vendola al contrabbasso e grazie alla eccezionale alchimia che si crea fra i tre, Fornarelli da’ vita alla fuga all’interno del suo mondo. Una complessità che arriva in maniera semplice, per colpire il pubblico al cuore, allo stomaco, prima che alla mente, portando il jazz oltre i suoi confini.
Kekko Fornarelli Trio: tre virtuosi del jazz italiano (Kekko Fornarelli, piano & synth, Giorgio Vendola, contrabbasso, Dario Congedo, batteria e percussioni) per una inconsueta interpretazione della più classica delle formazioni jazz, che incarna tutte le aspirazioni di Fornarelli verso un’idea di musica quasi universale, da vivere e percepire a tutto tondo. “Dopo soli dieci minuti era più che chiaro che questo eccellente Trio avesse molto ma molto da raccontare[…] E’ quindi palesemente ovvia la ragione per cui questo Trio al contempo affiatato, riflessivo e visceralmente entusiasmante stia ottenendo consensi in tutta Europa.” John Fordham, The Guardian.