Un incontra tra coreografo italiano e danzatore indiano
L’Italia e l’India sono molto distanti tra loro, ma hanno anche molte cose in comune: come semplicemente il loro nome in italiano: Italia e India. Entrambi iniziano con un “I” ed entrambi terminano con un “A”. Lo spazio tra “io” e “a” è stato riempito con un mix delle due culture, scoprendo nuovi ponti per collegarle.
I due danzatori Stefano Fardelli e Parth Bhardwaj che, nonostante le loro diverse origini, il colore della pelle e le caratteristiche fisiche sono uniti da una danza che unisce tutte le loro diversità. Esplorando ogni giorno undici movimenti dell’arte Kalaripayattu, della danza Kathak e della danza Bharatanatyam e trasformandoli, hanno creato le sequenze del pezzo
Lo scopo del coreografo era quello di esplorare le tecniche tradizionali indiane e scoprire una nuova qualità di movimento in un modo in cui ballerini e persone che praticano queste forme da anni, guardando il pezzo, possono solo indovinare da quali movimenti è stato ispirato e non sempre riconoscerli.
La performance sarà seguita dalla proiezione di DEAR SOFIA, progetto di video dance diretto e coreografato da Stefano Fardelli in collaborazione con il regista cinematografico italiano Stefano Tummolini.
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