Danubio, pubblicato nel 1986, è un diario di viaggio stratificato in cui l’autore ci accompagna lungo il corso del fiume, dalle colline bavaresi al Mar Nero. Lungo il percorso, Magris esplora il paesaggio culturale, letterario e politico dell’Europa centrale e orientale, riflettendo sull’eredità dell’Impero austro-ungarico e sull’idea di Mitteleuropa, uno spazio culturale e intellettuale condiviso al di là dei moderni confini nazionali. Attraverso l’incontro con figure storiche e intellettuali come Kafka, Freud, Wittgenstein, Marco Aurelio, Heidegger, Canetti e Ovidio, ma anche con altri pensatori, scrittori e patrioti meno noti, Magris costruisce una narrazione delle tradizioni letterarie dei Paesi danubiani che, come il fiume, scorre ininterrottamente. Il risultato è una mediazione sull’identità, la memoria e la complessa natura della civiltà europea, un’elegia per un continente plasmato dalla coesistenza e dal conflitto.
Claudio Magris, nato a Trieste nel 1939, è uno scrittore, studioso e traduttore italiano, ampiamente riconosciuto per i suoi contributi agli studi culturali europei. Professore di Letteratura tedesca presso l’Università di Trieste, Magris ha dedicato gran parte della sua carriera all’esplorazione della storia e della letteratura dell’Europa centrale. La sua scrittura, nota per la profondità intellettuale e la prospettiva umanistica, fonde spesso intuizioni storiche con riflessioni letterarie e filosofiche. Le sue opere più importanti, tra cui Danubio, gli hanno valso numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il Premio Principe delle Asturie per la Letteratura. Magris continua a rappresentare una voce autorevole nel dialogo sull’identità e la memoria culturale europea.
Mercoledi 26 giugno | Title Waves Bookstore, Bandra | 18:30
Il libro può essere letto nell’edizione originale in italiano o in traduzione inglese.